Con esempi tratti dalla pratica clinica e dalla letteratura, con un impianto teorico solido e multidisciplinare, Rita Charon ci mostra in che modo si possa sviluppare un contatto empatico con il paziente, per una medicina più umana, etica ed efficace. Più narrativa.
«Un saggio ormai diventato un classico» - il Venerdì di Repubblica
«Non tutti i colloqui portano a rivelazioni sconvolgenti, ma può venir fuori qualcosa di fondamentale nel bel mezzo di conversazioni banalissime e quotidiane» - Il Messaggero
«Il racconto è anche il miglior modo di onorare le storie dei malati» - Corriere della Sera Salute
Come integrare le storie dei pazienti nella pratica clinica? Come arricchire l’oggettività della scienza medica con le emozioni individuali? In un saggio che è ormai un classico, Rita Charon risponde a queste domande mettendo la narrazione al servizio della medicina, per farci scoprire il potere del racconto nelle relazioni terapeutiche. Attraverso la lettura e la scrittura, infatti, si possono allenare e sviluppare quelle capacità di ascolto e di attenzione necessarie non solo per arrivare a diagnosi più adeguate e a terapie più condivise, ma anche per prendersi cura davvero di chi soffre, in contrasto con un sistema sanitario che sembra anteporre le preoccupazioni aziendali e burocratiche ai bisogni delle persone.