L´attenzione al rinnovamento è strategica per le piccole e medie imprese, sia per l´agguerrita concorrenza globalizzata, sia per offrire prodotti e servizi che possano fidelizzare il cliente in relazione alla qualità percepita e ottenuta. La norma UNI EN ISO 9001 nella nuova versione del 2008 regola il sistema di gestione della qualità di prodotti e servizi con l´unico obbiettivo di ottenere la soddisfazione del cliente finale. Stabilire, monitorare e migliorare il sistema di gestione sono gli "step" della metodologia che mette il cliente al centro del processo produttivo. I requisiti forniti dal cliente diventano il punto d´inizio di un approccio che culmina nel momento della validazione finale del prodotto consegnato o del servizio erogato. La ISO 9001 ha il beneficio di "mettere ordine" in un contesto produttivo talvolta confuso. Una riorganizzazione del modello di produzione che porta a conseguire rapidamente risparmi di tempo e denaro. Ma si può ottenere anche di più. Generalmente, con "innovazione" si indica il cambiamento gestionale e decisionale che operano le Pmi e che deve avvenire rapidamente rispetto alla continua evoluzione del mercato. Proprio con questo intento, la ISO 9001 viene riletta in chiave di "strumento di innovazione". La fase di monitoraggio e analisi dei dati va effettuata tenendo presente il valore di fondo di un´organizzazione che vive in un mercato che richiede risposte rapide e nello stesso tempo affidabili. È quindi necessario raccogliere e analizzare dati idonei sui processi cardine aziendali, per dimostrare l´adeguatezza e l´efficacia del sistema di gestione e per poter apportare miglioramenti dove serve. In quest´ottica, gli indicatori prestazionali del sistema non devono essere solo implementati, ma devono avere dei valori di riferimento per l´accettazione di conformità e per determinare le azioni necessarie a un miglioramento effettivo. Queste azioni possono essere preventive o correttive ma perché siano strumento di innovazione devono essere applicate ogni giorno, a riprova della diffusione in azienda della "cultura del dato". Esempi pratici sono gli interventi a favore dell´abbassamento dei costi produttivi che ricadono sul prezzo al cliente finale, o le azioni volte alla riduzione dei tempi di produzione, ma anche l´introduzione di innovazioni tecnologiche. Tutti accorgimenti che si ripercuotono positivamente sull´azienda, permettendole una maggiore capacità di concorrenza. [Fonte Il Giornale di Vicenza]